CLINAMEN - Ninni Donato Artworks

NINNI DONATO
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Panopticon o del superamento dello sguardo superiore
di Angela Pellicanò


Chiusi dentro un sistema concentrico individueremo l’ epicentro di teoria e forma e da qui controllo e sue conseguenze. Inquadriamo così già da subito la logica narrativa dell’ artista Ninni Donato che ridefinisce quell’ eco giunto a noi come sistema strutturato di unità spaziali entro cui si svelano le profonde paure dell’ uomo. Al superamento dello sguardo e alla catartica fotografia fa cenno egli quando svela attraverso un processo etimologico il significato della parola individuo: non diviso.
Giunge così a definire la narrazione sintetica con quella forma che allentando la resistenza temporale, volge a una volontà mutuata dall’ estensione del corpo liberato nel tentativo di eseguire una collimazione fisica di passato e presente ( palese gioco nella serie dei ritratti percettivamente alterati nelle proporzioni e nella texture dell’ incarnato) . Se dunque in sintesi s’ incontrano su queste tavole vecchiezza e gioventù, paura e controllo, ribrezzo e bellezza, umano e bestiale, il processo subisce un’ alterazione sostanziale, proiezione di duplici opposte figure in un' unica coscienza....
...Siamo davanti a un obliquità, bellezza imperfetta e soluzione impeccabile.
Il sustrato, comune a tutti i mortali porta in sé l’ incidente, il clinamen, quel corridoio che porta alle stanze cieche, che transita da un luogo a un altro senza la conclusione dell’ uscita, se non quella del cortile chiuso di una prigione o del balcone sospeso su un vuoto onirico e angosciante....
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